Punti di interesse
CHIESETTA DI SAN TEODORO
Preesistente all’insediamento urbano odierno, era forse un eremo. Sembra aver subito profonde trasformazioni e forse anche l’orientamento originario del corpo principale della chiesa. Vi sono infatti tracce di archi di cotto inseriti sulla parte destra esterna, di fattura molto antica, forse archi di scarico. L’esterno è in pietra a vista con tetto a capanna a due spioventi e corpo più piccolo absidato a destra. Le campane si innestano sulla navata, portate da elementi in muratura. L’interno è ad aula con una cappella a destra in corrispondenza del corpo esterno absidato. A sinistra arcate cieche e finestre in alto. L’ampiezza della cappella non trova una giusta articolazione spaziale rispetto alla navata su cui si innesta.
Vi è annesso un convento che comunica con la chiesa mediante una porta a sinistra dell’altare maggiore. Restauri recenti danno un piacevole aspetto all’esterno, mentre l’interno è privo di interesse stilistico e conserva frammenti di un bell’altare barocco in marmi bianchi e policromi. Ha piccola conca in marmo a muro per l’acquasanta.
All’interno, sulla prima arcata a sinistra, è presente un crocifisso ligneo risalente al XVIII secolo. Il legno è stuccato e dipinto. Di intaglio discreto, ha cadute quasi totali dello stucco colorato sui piedi, sulle gambe e sul braccio destro.
CHIESA MADRE DI SAN TEODORO MARTIRE NUOVA
Di fattura moderna sostituisce l’antica chiesa matrice eretta nello stesso luogo di cui più nulla rimane e della quale nessun elemento architettonico è stato salvato. Facciata e sagrato in muratura e cemento, grande lucernario sul tetto a vetri per l’illuminazione dell’interno. Interno ad una larga navata con pilastri e navatella laterale a sinistra, terminante in una piccola cappella. Sui muri in alto una serie di icone bizantine su un fondo giallo-oro con aureole dorate.
Il Comune
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Dopo il convegno organizzato in data 30 ottobre scorso nei locali del salone teatrale comunale, in collaborazione con l’associazione Italia Nostra sul tema “paesaggi sensibili” focalizzando appuntoin quella occasione la bellezza incontaminata del parco archeologico da fattori deturpanti che va salvaguardato e preservato con interventi mirati tutelandolo in primis dal dissesto idrogeologico vista la fragilità della rupe.
E’ di ieri invece 23 novembre l’appello accorato del Sindaco del nostro Comune apparso sul prestigioso quotidiano nazionale il sole 24 rivolto alla sensibilità dell’assessore regionale ai Beni culturali della regione Calabria, ad impegnare nei prossimi finanziamenti almeno due milioni di euro da utilizzare per il recupero e la messa in sicurezza del sito. A completamento della sua fruibilità con ricadute anche sotto il profilo occupazionale giovanile.
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